La Rete Idrica
La Rete Idrica
Le fonti originarie di alimentazione a cui si fece capo nella costruzione dell’acquedotto per l’approvvigionamento della città e della rete di distribuzione idropotabile (1906) erano le sorgenti Ausino – Ausinetto site nel Comune di Acerno (SA). La portata derivata era inizialmente pari a 38 l/s.
Nel 1954 avvenne il potenziamento dell’acquedotto esterno dell’Ausino, per mezzo della costruzione della omonima condotta integrativa alimentata dalla sorgente Olevano sita nel Comune di Acerno (SA).
Attualmente tali opere di captazione e adduzione (acquedotto esterno) sono gestite dalla società Ausino SpA Sistemi Idrici Integrati ; (da queste viene immessa nella rete idrica della città di Salerno una portata media annua dell’ordine di 150 l/s).
Negli anni ’70 la ex-Cassa del Mezzogiorno riunì le vene d’acqua rinvenute nella galleria ferroviaria Salerno – Nocera Superiore, iniziata nel settembre del 1970, e ne convogliò la relativa portata di 300 l/sec nella vasca di raccolta dell’impianto di sollevamento, costruita in adiacenza alla suddetta galleria.
La risorsa captata e sollevata dalla Centrale denominata Cernicchiara (in gestione alla Salerno Sistemi SpA dal gennaio 2020) è destinata alla integrazione dei fabbisogni sia della città di Salerno ed alla alimentazione/integrazione dell’acquedotto a servizio della fascia costiera amalfitana attualmente gestito dalla AUSINO SpA).
Negli anni 1968-1974 furono realizzate le opere di captazione afferenti alle sorgenti di Prepezzano che adducono una portata media di 120 l/s destinata al soddisfacimento dei crescenti fabbisogni della città di Salerno.
A partire dall’anno 1984, in attuazione del P.R.G.A., è stata resa disponibile un ulteriore ed ingente quantitativo idrico per la rete cittadina, grazie alla realizzazione dell’acquedotto del Basso Sele, attualmente gestito dalla società ASIS Salernitana Reti ed Impianti, che si origina dalle sorgenti in località Calabritto (AV), in grado di assicurare alla città di Salerno una portata media dell’ordine di 670 l/sec.
Si evidenzia che la totalità delle acque immesse nel sistema è di natura sorgentizia e proviene da sorgenti poste in quota e su bacini idrici ove sono presenti poche attività antropiche.
I controlli sugli approvvigionamenti da fonti proprie sono mirati a monitorare e caratterizzare le acque provenienti dalle sorgenti del Prepezzano e del Cernicchiara, che forniscono circa il 40% della risorsa immessa nel sistema distributivo.
Mentre, circa il 60% della risorsa immessa nel sistema distributivo viene prelevata da altri sistemi idrici/gestori quali ASIS e AUSINO, ed è pertanto già sottoposta a monte a controlli ai sensi delle normative vigenti.
La risorsa captata dalle sorgenti del Prepezzano è priva di disinfezione all’origine che pertanto avviene all’ingresso al serbatoio di Fuorni (ove avviene integrazione delle acque con risorsa prelevata da ASIS) e quindi a monte del sistema distributivo gestito con soluzione di ipoclorito di sodio.
La risorsa captata dalle sorgenti del Cernicchiara viene trattata con semplice disinfezione con soluzione di ipoclorito di sodio.
Infine, nel sistema idrico gestito dalla Sistemi Salerno Servizi Idrici S.p.a sono presenti n.2 punti di disinfezione/clorazione.
La rete distributiva
Un po’ di storia
La rete di distribuzione costruita originariamente (1906-1915) per uno sviluppo complessivo di km 20, interessava l’attuale Centro Storico e le frazioni di Ogliara e Sordina. Le condotte furono realizzate in ghisa con giunti a bicchiere e piombo.
L’assetto urbanistico della città ha avuto due direttrici principali di sviluppo che hanno caratterizzato gli anni della ricostruzione post-bellica.
La rete idrica si è parimenti sviluppata, seguendo l’andamento della distribuzione demografica sul territorio, con una continua crescita fino agli inizi degli anni ’70.
Dapprima si è andata infoltendo l’area più strettamente urbana, attorno al vecchio centro storico, ad occidente del fiume Irno, con insediamenti prevalentemente abitativi e per attività commerciali e del terziario.
Successivamente, dagli anni ’70, la città si è estesa ad oriente del fiume Irno con uno sviluppo più a carattere artigianale ed industriale. Nella zona occidentale invece, nello stesso periodo la crescita demografica si ferma. Il numero di utenti della rete idrica occidentale rimane praticamente costante: nel 1970 si contavano nella zona occidentale della città 31.396 utenti a fronte dei 33.941 al 1995, con un incremento di soli 2.545 in ben 23 anni.
Nel periodo tra il 1970 ed il 1974 furono costruiti n°3 impianti di sollevamento, con autoclavi a servizio delle lottizzazioni “Menotti” e “Persichetti” in località La Mennola.
LA DISTRIBUZIONE OGGI
La rete idrica in esame risulta a servizio di circa 73.000 utenze, sia di tipo domestico che non domestico, per una popolazione totale servita pari a 122.384 abitanti (dati Istat 2022) e un numero di allacci pari a 8133.
La rete idrica a servizio della città di Salerno conta circa 320 km di sviluppo ad oggi noto, e presenta diametro massimo pari a DN1000 e diametro medio (pesato sulla relativa lunghezza) all’incirca pari a DN150; i materiali impiegati sono in netta prevalenza di natura metallica (oltre il 90% tra ghisa lamellare e sferoidale ed acciaio) e le tubazioni (per oltre il 70% dello sviluppo della rete) presentano un’età media compresa tra 30 e 50 anni.
A servizio della rete distributiva sono presenti 13 serbatoi aventi funzioni di accumulo e di riserva. Tali opere sono caratterizzate da volumi molto variabili da un minimo di 500 a un massimo di 30.000 metri cubi con un volume complessivo di circa 108.000 m3.
La rete in esame serve circa 70.000 utenze sia di tipo domestico che non domestico per una popolazione complessivamente servita pari a circa 140.580 abitanti e 8.865 fluttuanti (dati Istat 2008).
NUMERO DI UTENZE (quadro storico dal 2017 al 2021)
Ultimo aggiornamento
1 Luglio 2024, 11:37